BURNOUT e BORNOUT

Il termine BORNOUT si riferisce a una sindrome che può verificarsi in CONTESTI LAVORATIVI caratterizzata da NOIA CRONICA, MANCANZA DI STIMOLI e INSODDISFAZIONE.
A differenza del BURNOUT, che è legato a un eccesso di STRESS E SOVRACCARICO DI LAVORO, il bornout è causato da una SOTTOSTIMOLAZIONE e dalla percezione di un LAVORO POCO SIGNIFICATIVO.
- Cause del BORNOUT
- LAVORO MONOTONO E RIPETITIVO: Attività poco sfidanti o che non richiedono creatività.
- SOTTOUTILIZZO DELLE COMPETENZE: Dipendenti con competenze superiori rispetto alle mansioni assegnate.
- MANCANZA DI OBBIETTIVI CHIARI: Situazioni in cui il ruolo lavorativo è mal definito o poco rilevante.
- AMBIENTE DI LAVORO DEMOTIVANTE: Scarso riconoscimento, mancanza di feedback e supporto da parte dei superiori.
- PERDITA DI SIGNIFICATO: La sensazione che il lavoro svolto non abbia un impatto reale o valore.
- ASSENZA DI SFIDE: Routine priva di nuove opportunità o stimoli.
- AMBIENTE DI LAVORO TOSSICO: comportamenti tossici da parte di colleghi e titolari
CONSEGUENZE:
- PSICOLOGICHE: Ansia, depressione, perdita di autostima, Apatia, irritabilità.
- FISIOLOGIHE: Affaticamento, malessere generale, disturbi del sonno.
- PROFESSIONALI: Calo della produttività, aumento dell’assenteismo, rischio di abbandono lavorativo.
- SOCIALI: Isolamento, insoddisfazione nelle relazioni interpersonali.
POSSIBILI RIMEDI
A LIVELLO AZIENDALE:
- Ristrutturazione delle mansioni: Redistribuire i compiti per assicurarsi che siano adeguati alle competenze dei dipendenti.
- Creazione di un ambiente stimolante: Favorire la partecipazione a progetti interdisciplinari e incoraggiare la collaborazione.
- Supporto alla crescita personale: Offrire opportunità di sviluppo professionale, mentoring e coaching.
- Feedback e riconoscimento: Fornire un sistema di valutazione trasparente e apprezzamento per il lavoro svolto.
- Promozione di iniziative sociali: Organizzare attività ricreative o eventi per migliorare la coesione e il coinvolgimento.
- Retribuzione adeguata ai dipendenti
A LIVELLO INDIVIDUALE:
- Rivalutazione delle proprie priorità: Chiarire obiettivi personali e lavorativi. Riflettere sull'equilibrio tra lavoro e vita privata.
- Richiesta di nuove responsabilità: Proporre progetti che siano più stimolanti o che valorizzino le proprie competenze.
- Apprendimento continuo: Seguire corsi di formazione per acquisire nuove competenze e ampliare il proprio bagaglio professionale.
- Gestione del tempo: Integrare nella giornata attività più stimolanti o creative, anche fuori dall’ambito lavorativo.
- Cause del BURNOUT
Il burnout è legato a un eccesso di stress, pressione lavorativa, sovraccarico e mancanza di equilibrio tra vita personale e lavoro. SINTOMI:
- Esaurimento fisico e mentale.
- Cinismo e distacco emotivo dal lavoro.
- Calo delle prestazioni per esaurimento energetico.
- Disturbi fisici (insonnia, mal di testa, problemi gastrointestinali).
POSSIBILI RIMEDI
A LIVELLO AZIENDALE:
- Miglioramento delle condizioni di lavoro
- Chiarezza sui ruoli e obiettivi: Definire con precisione le aspettative per evitare confusione e frustrazione.
- Riduzione del carico di lavoro: Assicurarsi che i dipendenti abbiano compiti gestibili, con distribuzione equa delle responsabilità.
- Flessibilità: Offrire opzioni di lavoro flessibile (ad esempio, smart working o orari adattabili).
- Pause e ferie: Incoraggiare i dipendenti a prendersi pause regolari e a utilizzare i giorni di ferie.
- Sostegno emotivo e professionale con Mentoring e coaching: Offrire supporto tramite figure di riferimento che possano guidare e motivare.
- Accesso a risorse per la salute mentale: Fornire assistenza psicologica o programmi di benessere aziendale.
- Creazione di un ambiente di lavoro positivo
A LIVELLO INDIVIDUALE:
- Praticare tecniche di rilassamento: Yoga, meditazione, respirazione profonda e mindfulness possono ridurre lo stress e favorire il rilassamento.
- Esercizio fisico regolare: L'attività fisica aiuta a scaricare la tensione accumulata e migliora l'umore attraverso il rilascio di endorfine.
- Dormire a sufficienza: Garantire 7-8 ore di sonno di qualità è essenziale per rigenerare corpo e mente.
- Stabilire priorità: Identificare le attività più importanti ed evitare il multitasking eccessivo.
- Delegare: Condividere compiti con colleghi o chiedere supporto per ridurre il carico di lavoro.
- Riconoscere i propri limiti e Dire “no” quando necessario: Evitare di accettare responsabilità aggiuntive se si è già sovraccarichi.
- Prendere pause regolari: Staccare periodicamente durante la giornata lavorativa per riposarsi e mantenere la concentrazione.
- Parlare con qualcuno di fiducia: Discutere i propri sentimenti con colleghi, amici o familiari può alleviare la pressione.
- Rivolgersi a uno psicologo o counselor: La terapia professionale può fornire strumenti per gestire il burnout e migliorare il benessere emotivo.
Entrambe le condizioni richiedono attenzione e interventi specifici, ma le strategie per affrontarle sono molto diverse
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